Scuola di kite

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Barra o Boma

Il nostro Kite è connesso a noi grazie ad una barra e dei cavi fissati ad essa.

Oltre al collegarci al kite, la barra ci permette di pilotare e controllare il nostro aquilone.

Sono barre di alluminio o carbonio, rivestite con una gomma antisdrucciolo, la sua larghezza puo variare da tipologia di aquilone e solitamente puo variare in funzione della misura del Kite.

Agli estremi troviamo due supporti concavi su cui si riavvolgono le linee fungendo cosi da avvolgicavi.

Guardando il kite nella parte frontale, alle estremità della leading edge o negli estremi del Castello delle briglie del kite, collegheremo le linee anteriori o front lines, queste ultime convergeranno verso il centro della barra, poi in un solo cavo passante dal centro del barra, questo ultimo tratto si chiama cima del depower

Le linee posteriori o back-linesBarra saranno collegate, nella parte posteriore della nostra vela sul bordo di uscita e dalla parte del boma ai due estremi.

Ogni tipologia di kite ho il suo sistema di collegamento dei cavi, sia sui cavi posteriori che su quelli anteriori si possono trovare dei sistemi di regolazione che possono variare da modello a modello, è bene quindi leggere il manuale d’uso del produttore.

Regolare il trim del depower, variamo cioè la lunghezza dei cavi anteriori, variando di conseguenza l’angolo di incidenza del kite e la sua potenza e velocità.

Di solito lo si fa prima di entrare in acqua, ma è probabile che modificheremo il trim tutte le volte che il vento varierà di intensità

Abbiamo visto che il boma è collegato al kite tramite i cavi, mentre è collegato al rider per mezzo del chicken-loop che andremo a collegarlo al nostro trapezio, tutta la trazione generata del kite si trasmetterà dalle front line al rider, le braccia del rider faranno presa sulla barra per manovrare la barra lungo la cima del depower, dare o togliere potenza e, per indirizzare il kite a destra o a sinistra.

Quindi avvicinare o allontanare da noi la barra, fa si che modifichiamo l’inclinazione del kite rispetto al vento, variazione dell’angolo di incidenza, di conseguenza avremo potenza o toglieremo potenza al nostro kite in base alla potenza di cui abbiamo bisogno.

Sul chicken-loop troviamo lo sgancio rapido di sicurezza (quick release), azionando lo sgancio di sicurezza, andremo ad annullare tutta la potenza del kite, questi praticamente rimarrà collegato ad una singola linea, distendendosi a bandiera perdendo tutta la potenza e la trazione.

Di solito si usa in caso di emergenza, quando cioè non abbiamo più il controllo del kite.

Il nostro kite sarà ancora collegato a noi per mezzo del leash, una cima con una parte elastica e due moschettoni che si collegheranno uno su di una linea e l’altro al nostro trapezio.

Azionato lo sgancio di emergenza, la barra scorrerà lungo la linea collegata al leash facendo si che il kite sventi, questa operazione di sicurezza ha come parte negativa la possibilità di aggrovigliare i cavi, impedendoci di far ripartire il kite.

Una cinta a fascia, stratta ai fianchi del rider, prende il nome di trapezio.

Il trapezio permette di collegarsi al kite e di scaricare la forza di trazione del kite sul corpo e sulla schiena, permettendo un minore affaticamento in quanto tutto lo sforzo è fatto dal peso del rider e possiamo trascorrere più tempo in acqua senza affaticarci.

Il trapezio va stretto ai fianchi, diciamo molto stretto, anteriormente troveremo un gancio dove collegheremo il chiken loop, per questo mai lasciato lento, il kite avrà una spinta verso l’alto, avendo il trapezio lento, questi sale, stringendo a noi il gancio in malo modo provocando dolore sulle costole.

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