Scuola di kite

Race

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One Hour 2014

Ore 9.30 Alessandro Di Benedetto è arrivato, trasbordiamo la sua attrezzatura sul furgone e ci avviamo all’appuntamento con Miki Cerquetti accompagnato dalla pungente e simpaticissima figlia Giulia, destinazione Malcesine per la 3′ edizione della One Hour.

Il lago di Garda, per me, rappresenta una metà mai raggiunta, surfare a Torbole, un sogno del periodo del windsurf.

Sono stato in tanti spot famosi per il vento, ma il lago Trentino è sempre rimasto uno spot lontano e sconosciuto.IMG_2678

Arrivati a Malcesine, le montagne che si tuffano nel lago, questa miriade di persone che si dedicano agli sport velici ed acquatici mi catapultano istantaneamente nel mondo che più mi piace, il vento, il kitesurf e il sano divertimento.

Ore 18.30 subito schipper meeting, Miki presenta la 3′ edizione della One Hour, il percorso, il detentore del record, Alessandro Di Benedetto, il vincitore categoria Twin tip Mascher Manuel, infine Simone Vannucci, signore dell’hidrofoil, lasciando per ultimo il dato sul numero dei concorrenti, saranno più di 106!

Appuntamento ore 6:30 per il Peler del mattino, come accade spesso per questa stagione estiva sul Garda, piove!, zero vento, tutto rimandato alla possibilità del vento pomeridiano.

Finalmente il tempo da una bella tregua, permette di posizionare il campo e dare il via alla prima prova della One Hour 2014, i 106 concorrenti colorano con le loro ali un bel tratto del lago di Garda, subito i due partecipanti più avvezzi alle regate e sulla carta i più veloci, non deludono e si portano a condurre la regata fino alla fine, i ragazzi con le bidirezionali si danno battaglia ad ogni ingresso in boa, lungo tutto il campo di regata, belli combattivi e soprattutto molto sportivi e attenti agli incroci.

Finita la prima prova della One Hour, appuntamento con l’ottima organizzazione al ristorante per una meritata e succulenta cena a base di carne alla brace.

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Domenica, come da tradizione sveglia all’alba, la notte è agli sgoccioli ma il sole e lungi dal sorgere, il vento da sud inizia a soffiare bello sostenuto, si posiziona il campo con il sorge il sole, rinforza, cosi come ci avevano assicurato gli organizzatori, bandiera verde si parte per la seconda prova.

La One Hour con il sole, è tutto un altro spettacolo, colori, spuzzi di acqua si esaltano con la luce dando vita a uno spettacolo da togliere il fiato.

Gli atleti con le bidirezionali sembrano più disciplinati, quasi nulli gli incroci mura a sx mura a dx, la regata inizia ad essere molto dura anche per i chilometri macinati il giorno precedente, un plauso alle ragazze, ai junior iscritti alla regata, tutti veramente bravi e combattivi fino alla fine.

Vedere i ragazzini della scuola di Maselli, tutti in acqua, senza un lamento, tutti belli pronti e sempre combattivi dal primo all’ultimo giro, grazie Stefano!

Stabilisce il nuovo record Simone Vannucci, abbassando di un minuto il record dello scorso anno, vincono anche tutti gli altri 105 rider della One Hour, gli organizzatori e il lago di Garda.

La One Hour una regata incredibile, ha fatto divertire tutti gli appassionati di Kitesurf intervenuti, tanti rider si sono messi in gioco, si sono sfidati e hanno sfidato se stessi, regalando tanto e spettacolo e divertimento a chi dalle sponde del lago era intervenuto per assistere.

A Michele Leoni, il circolo Fraglia Vela, alla Kiteschool Navene, a tutti gli sponsor intervenuti, va il mio grazie per l’eccellente manifestazione, vedere tutti quei kitesurf in acqua è stato per me uno spettacolo che non dimenticherò facilmente, tutto ciò che pensavo potesse regalarmi il lago di Garda mi è stato esaudito in toto.

La One Hour, una lezione di sport e divertimento, insegna molto per il futuro delle competizioni e del divertimento.

Ho vissuto e visto la One Hour 2014 da dentro, la prossima sarà ancora più appassionante e combattiva, perchè gli organizzatori hanno espresso la volontà di organizzare anche per il 2015 la sfida a battere il nuovo record di Simone Vannucci.

 

One Hour 2014

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Il Kitesurf e il Vascello

Il cellulare vibra, un’altra e-mail, svogliato striscio il dito sul display e leggo: un invito alla presentazione del 31° TAN d

Possibilità di fare foto e presentazione del Kiteboarding per il 31° TAN del 2014.

ella Marina sulla nave Amerigo Vespucci.

Sembra tutto piuttosto normale, ma nella realtà non è cosi. Scopro tutto ciò nel momento che arrivo sotto il Veliero della Marina Italiana.

Parcheggio là e inizio a scaricare la mia attrezzatura da Kitesurf, prendo la macchina fotografica, il mio battito cardiaco accelera e l’emozione inizia a salire.

Su per la scaletta mi manca il fiato, mi sento, come dire, disorientato, stordito da tanta emozione e gioia.

Sto per salire a bordo della Nave Scuola della Marina Italiana, il Veliero più affascinate ed emozionante del mondocon la mia passione per la vela e il mare sulle mie spalle,  dentro il mio zainetto.

Porto a bordo due kitesurf, una tavola e una pompa, tutto sommato oggetti comuni per chi pratica il kiteboarding, ma tanto strani per chi va per mare da tanto tempo con imbarcazioni come l’Amerigo Vespucci.

A bordo, l’accoglienza del Capitano di Corvetta Michele Sancricca mi mette a mio agio e il mio cuore rallenta la sua corsa; vengo presentato al Comandante Nave Scuola AmerigoVespucci, il Capitano Curzio Pacifici.

Il Capitano Curzio Pacifici, figura imponente sia per il ruolo che ricopre, sia come persona, lo trovo a primo impatto molto cordiale e simpatico; mi fa subito un grande regalo, il cuore ricomincia a battere all’impazzata: mi chiede di gonfiare i miei Kitesurf e di provarli sul ponte della Vespucci!

Comincio a gonfiare gli aquiloni, mi rendo conto di compiere dei gesti abituali sul veliero che per me rappresenta maggiormente l’essere italiano navigatore, il Vespucci, la Nave scuola famosa in tutto il mondo, la più bella; ogni navigatore vorrebbe navigarci, ogni amante della vela e del mare vorrebbe  salirci, quando sei li respiri la storia, la cultura e la tradizione della vela italiana.

Il bello di tutto ciò è vedere che all’uomo cui è stata affidata la nave esce l’esploratore che è in lui che è dentro ogni capitano e dentro ogni uomo che va per mare, e questo accade nel momento in cui chiede spiegazioni sul kitesurf e ne prende in mano uno e inizia a farlo volare.

Vola mio kitesurf, vola sul ponte del Veliero, vola tra le mani di quel Lupo di mare dagli occhi di un esploratore e il cuore felice e, per un attimo, di un bambino divertito.IMG_4834

Il Comandante che esplora un tipo di vela tanto differente dalla solita, ne intuisce immediatamente il funzionamento e come potrebbe non farlo, l’uomo di mare che è in lui e l’esperienza gli facilitano il compito.

Il kiteboarding  ha suscitato interesse e curiosità in tutti i marinai del Vespucci, dal Comandante agli allievi del primo corso, chiedendone   info delucidazioni.

IMG_4764Il Capitano di Corvetta Michele Sancricca, presentatore per il 31° TAN, ha reso omaggio, all’interno della bellissima ed elegante conferenza stampa, alla disciplina del kitesurf, credendo nelle potenzialità della giovane Classe Velica, sia in termini numerici che spettacolari.

Dopo l’aperitivo sul ponte, i saluti e lo scendere dalla Nave mi sono sembrati come un abbandono, un distacco doloroso per via di tutte le emozioni provate  grazie al Vespucci, ma dentro di me la certezza che presto ci saremmo rivisti : il 31° TAN arriva presto, cosi come tutto ciò che esso rappresenta per la vela italiana e per la Classe Kiteboarding Italia e il kiteboarding in Italia.

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